UNA VENTATA DI LEGGE… LA PUBBLICITÀ COMPARATIVA
UNA VENTATA DI LEGGE… La pubblicità comparativa
È consentito, in pubblicità, porre il prodotto pubblicizzato a diretto confronto con i prodotti concorrenti, comparandone le caratteristiche, le proprietà, l’efficacia, i prezzi (richiedi un preventivo gratuito per la stampa di riviste, libri, cataloghi). Su tale problema si registra, a livello internazionale, una netta disparità di orientamenti giuridici, giacché mentre in alcuni paesi (ad esempio negli Stati Uniti) la comparazione pubblicitaria è ammessa praticamente quasi senza riserve, in altri, come la maggior parte delle nazioni europee, essa è invece rigorosamente vietata o quanto meno, come in Italia, sottoposta a limiti assai severi (novità sulla truffa pubblicitaria e pubblicità ingannevole). La stessa divergenza d’opinioni, del resto, si riscontra fra economisti e sociologi, alcuni ritenendo che la pubblicità comparativa debba essere favorita in quanto aiuta i consumatori ad orientare consapevolmente le proprie scelte d’acquisto, ed altri negandolo sul presupposto che determina smarrimento nel pubblico, falsa il giuoco concorrenziale e trasforma il mercato in una lotta senza esclusioni di colpi. L’ordinamento italiano, nei limiti che vedremo è stato fino ad oggi piuttosto restio a liberalizzare la comparazione pubblicitaria.
(Da Diritto e Pubblicità – Fusi/Testa)